martedì 14 dicembre 2010

PLUTOANARCHIA o GOVERNO S.P.A.

Plutoanarchia! Così possiamo denominare il sistema politico italiano di questo preciso momento storico. Per chi è pratico di greco è inutile ricordare che pluto significa ricchezza, an significa senza, assenza di ..., archia invece potere. Per gli altri, invece, è bene farlo. Plutoanarchia sarebbe questa invenzione tutta tricolore, tutta Made in Italy, che altri chiamano "berlusconismo", per cui tutto è in vendita (e, dunque, per ricchi!) e questa onnipotenza dei ricchi e dei potenti crea uno stato di barbarie e di fuorilegge che stracciano tutti i principi prima sanciti, tutti i patti sacri della Patria e ogni dovere materiale e morale verso sè stessi e verso gli altri.
Dovremmo essere contenti di creare, dopo tanto tempo di abulia, invece creare questo è peggio che star fermi. Se si deve peggiorare situazione del malato è meglio stabilizzarne la posizione. Così l'Italia, malarica da moltissimo, febbricitante da qualche secolo, agli ultimi spasimi praticamente sempre.
Il voto di fiducia raggiunto oggi alla Camera, che ha dunque rigettato la mozione di sfiducia proposta da Fli, è un atto vergognoso e vile.

Orbene, ora è il professore a parlare, se si sapesse il peso delle parole ci si soffermerebbe un attimo. In questo mondo, però, dove tutto è parola-slogan-pubblicità, non c'è tempo per pensare. Che se dire vergogna, onta, pusillanimità, viltà, disonore, disdecoro ad uno dei nostri nonni avrebbe voluto dire infangarne l'anima e corrompere il nostro giudizio su quello e sul suo operato, oggi se ne sentono così tante che non ci si bada più, praticamente.
IL VOTO DI OGGI, ALLA CAMERA, è VERGOGNOSO E VILE!
Getta l'Italia in quello stadio medio e mediocre di sonnolenza e di prostrazione civile, morale, materiale, legislativa, attuativa che è la "seconda Repubblica".
Ah, la Seconda Repubblica: figlia di una mafiosa, mafiosa essa stessa, ha quasi superato per crimini la genitrice e affonda il Paese sempre più velocemente e irrimediabilmente in una condizione di moderna schiavitù.
La bassezza di coloro che cambiano voto o partito com la disinvoltura con cui cambierebbero giacca o ombrello, è incredibilmente ignobile.

Io, alla vigilia del voto, avevo ipotizzato che la mozione sarebbe passata e il Governo s.p.a. sarebbe caduto. Mi sbagliavo.
Non conosco forse l'ipocrisia e l'abitudine a vendere valori e ideali, propri della nostra cultura italiota?
Però, questo è, come prima del voto proclamavo che l'Italiettina del "mostro tirannico" e dei "filibustieri" che vorrebbero sostituirlo sarebbe non finita ma si sarebbe almeno ridimensionata, così dico che questo popolo è inguaribile, che la sua causa è persa, che il suo futuro sarà uguale al suo presente, cioè sempre peggiore. Cambieranno gli attori ma la commedia, il copione, sono quelli.

Eppure io resterò a dire la mia, a credere che scrivendo le cose cambieranno. Un giorno. Come promesso.
Ad maiora, mio popolo, mia Italia.

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