giovedì 16 febbraio 2012


(da Gazzetta del Mezzogiorno, 28 Aprile 2011)


Noi, immigrati
storie di inizio
Novecento
In un libro le vicende di una famiglia
partita da Montaguto il secolo scorso



L’emigrazione italiana
di fine Ottocento
raccontata
con gli occhi di
Carlo e Rosa. Una giovane
coppia che parte in cerca di
fortuna con il desiderio di
realizzare il sogno della loro
vita insieme. È il filo conduttore
del libro dal titolo «Il
destino della luna sul fiume»,
scritto dal foggiano Vito Lorenzo
Dioguardi, 30 anni, docente
di lettere a Brescia. Il
romanzo è stato presentato
nei giorni scorsi a Palazzo
Dogana.
Uno spaccato
di vita
lungo
t re n t ’anni,
tra passato e
presente;
Carlo con i
sui genitori
lascia il paese
natìo, Montaguto, per
giungere a New York, la città
che rappresentava (e rappresenta
ancora) nell’immagina -
rio collettivo il senso della
libertà, per poi far ritorno al
piccolo centro del Subappennino.
Ed infine Carlo, ormai
giovinetto, sposa la riservata
e umile Rosa ed insieme riprendono
la via dell’oceano
per costruirsi un futuro nella
terra dove, si diceva, i sogni
sacrifici anche se Montaguto
resterà sempre nei loro cuori
– specifica l’autore del romanzo.
Vito Lorenzo Dioguardi-.
I personaggi non sono
di fantasia, sono realmente
esistiti e fanno parte
dell’album dei ricordi di famiglia,
così come questa lunga
storia d’immigrazione. Un
racconto simile a quelle tante
storie piene di umanità e
tanta voglia di farcela. Come
diventano realtà. (continua su Gazzetta del Mezzogiorno)

Lorita Bruno


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