giovedì 3 febbraio 2011

I DITTATORI D'ORIENTE E QUELLI D'OCCIDENTE

Per chi studia storia e per chi della storia dell'umanità è appassionato appare evidentissimo e, starei per dire, lampante, che lo stato di salute del mondo politico "mediterraneo", antica culla della civiltà umana, e mondiale sia quasi definitivamente compromesso.
Imperatori, re, dittatori e reggenti nel cammino dei popoli non sono mancati, né ci è mancato mai lo scontro tra le civiltà per mere scuse "religiose": occidente cristiano ed oriente musulmano. Quello a cui, però, oggi assistiamo è la forma più moderna di dittatura, una dittatura più subdola perché alla sua classica versione "dittatore-esercito-(chiesa)" affianca un nuovo modo di governare tutto e tutti, che è invenzione americana esportata in Europa e in Italia. La democrazia così concepita, come la si concepisce oggi, è un insieme disordinato di fragilissimi equilibri pronti a sabotarsi a vicenda in nome di un primato personale o istituzionale sugli altri.
Così, mi spiegherò meglio, a me sembra che oggi ci siano due tipi di dittature: quella egiziana di Mubarak, appoggiata dall'esercito, e una "dittatura democratica" che è il governo Berlusconi, per capirci. Come giudicare altrimenti un uomo che riesce a governare mezzo Paese, direttamente o indirettamente, che si permette di governarlo come se fosse tutto in suo possesso? ( le donne, le ragazze, le minorenni sono soltanto l'apice di questa sua bramosia, un'apice orrenda, come diremo avanti!).
Scandali politici e sociali si sono intervallati abbondanti nel suo Ventennio, sicuramente frutto di un odio e di un rancore personali, nati proprio attorno ad una figura come la sua, per molti aspetti inedita alla nostra Italia.
I giudici, ricordo "terzo potere dello Stato democratico", secondo la precisa divisione di Montesquieau, i giudici sono stati in questi anni fraudolenti e persino molestatori in un accanimento contro questa persona che c'è stato. L'approccio, però, era sbagliato. Se avessero usato la politica, la politica vera, intendo, la partecipazione popolare, l'istruzione della massa, la scelta di una classe dirigenziale di Sinista integra e proba e non millesimata e morosa, corrotta e venduta come quella che molti squallidi galoppini, a volte anche Presidenti di partito, ci hanno "regalato"; ebbene, se la politica come la si deve intendere, idea pura al servizio del bene comune, se la politica avesse trionfato, oggi non saremmo ridotti così. A questo sfacelo, a questa Babilonia, a questa mancanza di morale.
A proposito di morale voglio riallacciarmi al caso della prostituzione minorile e dire che è gravissimo delitto quello commesso, di non rispettare le leggi.
A proposito sempre di morale voglio dire che sia un dittatore come Mubarak è una peste per il suo popolo se non capisce che il suo tempo è finito, sia Berlusconi che "rincoglionisce" il popolo dandogli il teatrino delle ministre formose e della televisione volgare e scandalosa sono parte del delitto maggiore dei delitti che l'uomo di oggi commette: è contro Dio!
Il Signore so che è in pochissimi fedeli che agiscono nel mondo correttamente e civilmente.
L'uomo e gli uomini che si permettono cose così orrende periranno dei loro peccati: è scritto! Un credente lo sa. Ma il credente sa pure e dice fortemente che l'ora del Signore arriva potente ed inesorabile!
Perciò la sola, l'unica soluzione per il mondo di oggi è questa: ritornare ai floridi viali del Signore, pentiti e contriti davvero. Ristabilire al centro della vita pubblica del Paese la moralità e la differenziazione tra "giusto e sbagliato, bene e male". La nostra bussola deve essere questo: il richiamo alla società e alla fratellanza universale. Perché la democrazia così come l'abbiamo ereditata dai grandi filosofi e giurispediti del Settecento, Montesqueau, Rousseau, Voltaire ecc... e tutti i valori ad essa connessi un vero credente in Cristo li affermava già nel I secolo: 1700 anni prima!
Un vero credente, dico. E qui taccio secoli e millenni di battaglie politiche aggravate dalla scusa della religione. Altra pessima moralità perpetuata ad opera di uomini folli e vili.
Un vero credente, infatti, sa che i Cristiani non sono né cattolici né ortodossi ma cristiani. Che i musulmani sono nostri fratelli, gli Ebrei nostri fratelli e tutti, dai Cinesi agli Americani, dagli Australiani agli Islandesi, nostri fratelli.
ONE WORD, ONE LOVE! si potrebbe riassumere. E, IN THE LAW OF GOD! E, AB DEO PAX RE PUBLICANA.

Ad maiora!

http://english.aljazeera.net/

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